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24 luglio 2016

Aggiornamenti da Como

18 luglio 2016: INTIMIDAZIONE FASCISTA E AGGIORNAMENTI DALLA FRONTIERA ITALO-SVIZZERA

Nelle scorse settimane, alla stazione FS di Como San Giovanni, hanno iniziato ad

accamparsi numerosi migranti che provano a passare il confine italo-svizzero ma vengono

continuamente respinti.

Nella notte tra il 15 e il 16 luglio si è verificata un' intimidazione fascista.

Oltre ad una quarantina di migranti, erano presenti 5 solidali  verso le 2.00 da una

macchina parcheggiata sono scesi tre soggetti, riconosciuti come appartenenti all' area

dell' estrema destra comasca, che stavano appoggiati all' auto impugnando delle spranghe

e rivolgevano ai presenti sguardi e gesti minacciosi.

Poco dopo è arrivata una seconda macchina, a targa tedesca, con a bordo altri quattro

nazisti che sono stati identificati e perquisiti dai carabinieri che nel frattempo erano passati

dalla stazione a bordo di una volante.

Da questo momento, per circa un paio d' ore, quattro macchine hanno continuato a ronzare

in stazione e nei dintorni, seguendo i solidali che provavano ad allontanarsi e prodigandosi

in saluti romani e insulti vari nei confronti di chi era presente.

Anche se questa volta nessuno si è fatto male, è evidente che i gruppi di estrema destra

della zona sono interessati alla situazione  pensiamo sia un fatto grave a cui bisogna

rispondere prima che sia troppo tardi: i recenti fatti di Fermo e Savona non fanno presagire

nulla di buono.

Da sabato è quindi presente in stazione, per tutta la notte, un gruppo di compagni e

solidali che presidia il piazzale a fianco dei migranti.

Anche la polizia è all' erta: da sabato rimangono fisse una camionetta di celere e un paio di

macchine di digos.

La situazione è in continuo movimento: ogni giorno arrivano persone diverse che provano

a prendere i treni per Chiasso ma vengono puntualmente respinte. Il 13 luglio sono

avvenute delle deportazioni: due pullman della Rampinini, hanno portato all' hotspot di

Taranto (facendo tappa a Bologna) circa 200 persone.

Ogni sera, in molti tornano in stazione a Como per passare la notte  ieri, domenica 17

luglio, erano presenti circa 150 migranti.

Chi arriva in stazione a Chiasso viene “raccolto” all' interno di reti metalliche disposte per

formare un gabbione, poi si procede con lo smistamento: c' è chi viene respinto subito e

rispedito in Italia, oppure chi viene portato a Coldrerio, passa la notte in un bunker, e viene

riportato a Como la mattina dopo con dei furgoni sui quali le guardie ti legano le gambe.

Le guardie di confine ignorano le richieste di asilo usando come pretesto la lingua: parlano

solo tedesco e non capiscono cosa richiedono i migranti.

Negli ultimi giorni, i controlli si sono spinti fino a Zurigo: mentre inizialmente i respingimenti

venivano eseguiti da Chiasso e dal Ticino, ora c' è chi viene riportato in Italia anche da

zone più a nord.

Sulla linea dei treni TILO, che passa dalle FS italiane alle FFS svizzere, avviene un

controllo capillare con l' uso non solo di sbirri che presidiano le stazioni e i treni, ma anche

di telecamere che permettono di vedere dove salgono i migranti e sapere esattamente

dove saranno sui treni.

Anche sui treni Trenord, i controllori, aiutati da militari dell' esercito e sbirri in borghese,

fanno scendere i migranti.

Per sorvegliare le zone di confine sono aumentate le telecamere, sono stati disposti dei

nuovi fari per l' illuminazione e i sentieri vengono monitorati con l' utilizzo di droni.

Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti e appuntamenti.

nemici e nemiche delle frontiere


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